La politica nazionale come quella regionale si è ormai ridotta a essere un botta e risposta tra maggioranza e minoranza che contestano vicendevolmente le dichiarazioni fatte sui diversi argomenti di attualità (occupazione, economia, sviluppo, tassazione, migranti e via dicendo). Nulla di più! E chi la racconta più grossa pensa di acquisire maggiore notorietà e consensi confidando sulla credulità degli elettori. Purtroppo sono completamente assenti idee e progettualità indispensabili in questo momento per ridare serietà e concretezza alla politica, quella che oggi manca ed è una delle ragioni dell' elevato astensionismo degli elettori che disertano le urne, parliamo di più del 50%.
Un fenomeno quest'ultimo destinato a crescere se non ci saranno cambiamenti che l'attuale governo dimostra di non saper fare. Infatti, il nuovo, personificato dal renzismo dilagante, che tante speranza aveva suscitato, si dimostra più uso alla propaganda che alla buona politica finalizzata all' azione concreta. Le cosiddette riforme in atto, come quelle del senato ed elettorale, ne sono la dimostrazione più lampante, portate avanti con una superficialità straordinaria calpestando la Costituzione italiana e generando così una situazione di mussoliniana memoria.
Il nostro Paese non ha bisogno di avventure come quelle a cui stiamo assistendo, sia sul versante economico che sociale, ma vuole risposte chiare che ridiano fiducia ai cittadini con il lavoro vero non drogato dalle sovvenzioni e con prospettive di crescita reali. Serracchiani che imita le gesta di Renzi è un lampante esempio di aleatorietà e astrattezza che sta riducendo ai minimi termini la Regione Friuli Venezia Giulia.