BISOGNA PROVARCI !
La mancanza di un leader e di una squadra veramente coesa è la principale causa della deriva rapida e inesorabile della Provincia di Pordenone. Ricordare la ponderata e scientifica scelta di smantellare le sue principali istituzioni è la dimostrazione più evidente che nell'ambito regionale il nostro territorio è considerato irrilevante. Non più interessante sia sotto il profilo geo-politico quale ponte verso il Veneto sia per produzione industriale considerata sempre più in fase calante.
L'unica provincia azzerata istituzionalmente che non gode più dell'attenzione della politica regionale avendo quest'ultima scelto di disgregare gli attuali confini territoriali in favore della città metropolitana di Trieste che congloba pure il goriziano pure esso di confine. E tutto ciò in vista dell'accorpamento del Friuli Venezia Giulia al Veneto con il risultato di avere due importanti realtà istituzionali che saranno la grande provincia udinese che riassorbe il pordenonese e, appunto, la città metropolitana triestina e giuliana. E, per quanto accade, a Pordenone si assiste a un disastro annunciato con la politica locale che non sa far altro che vociare aumentando il livello di conflittualità interna.
Risultato ottenuto è la disgregazione delle forze politiche sia di maggioranza sia di opposizione che nulla fanno per unirsi. Anzi, chi oggi dovrebbe essere il politico di riferimento essendo vice presidente regionale, sfodera invece l'arma dell'insulto come accaduto agli Stati generali di Pordenone, scagliandosi contro le associazioni di categoria perché incapaci di produrre proposte e risultati negli ultimi venti anni.
In realtà oggi quello che manca è una classe dirigente e un leader che sappiano ideare, pianificare e realizzare progetti lungimiranti di sviluppo e specialmente difendere il territorio. Quindi bisogna subito reagire per evitare il peggio. Per fare questo, di fronte al vuoto dei partiti, all'atteggiamento dell'attuale classe dirigente e all'allontanamento sempre più evidente della gente dalle istituzioni, ci vuole un movimento che unisca le migliori forze intellettuali ed economiche per creare un progetto di sviluppo per il pordenonese e per il Friuli Venezia Giulia.
Diventa un obbligo provarci!
Addì, 12 ottobre 2015