SE LE DANNO DI SANTA RAGIONE
Diversamente da chi sulla perdita della specialità e autonomia regionale afferma che non c'è da preoccuparsi, ritengo, invece, ci si debba allertare per evitare di risvegliarsi, un bel mattino, con la presa d'atto che la nostra Regione è stata cancellata. I segnali sono molteplici. Un'Italia con 12 regioni, 8 in meno di quelle attuali. E un'Italia che sul tema si divide, dibatte.
Gli scontri animano soprattutto il mondo politico che non riesce a trovare un accordo. In particolare, il dibattito si accende fra le file del Pd, lo stesso partito da cui proviene la proposta di legge per ridurre le regioni. Ma ciò che più infastidisce è la posizione di Debora Serracchiani che tenta addirittura di smentire l'attualità politica del tema, dicendo che “il governo non ha in agenda nulla del genere e lo stesso vale per il Pd”.
Però la risposta di Alessandra Moretti capogruppo dem nel consiglio regionale del Veneto la smentisce ricordandole che questa è una legislatura costituente chiamata a fare riforme istituzionali nell'ottica della razionalizzazione e dell'efficienza. Come appunto le macro regioni capaci di superare il concetto di statuto speciale che non ha più ragione per sussistere.
È arrivato il momento che il Veneto possa competere ad armi pari anche con il Friuli Venezia Giulia. Da tutto questo si evince che il corpo dottrinario del Renziani è sottile, fragile e non avendo profondità fa scoppiare diatribe come quelle a cui stiamo assistendo. Chi ha ragione non si sa. Prendo atto, comunque, che le due esponenti del Pd se le danno di santa ragione! E, molto probabilmente a scapito della nostra autonomia regionale!
Addì, 03 novembre 2015