Renzi come Lucignolo ?
La situazione oggi in Italia non è così fantasiosa come Renzi vorrebbe far credere. Giusto per dire che non siamo nel paese dei balocchi, né possiamo farlo credere. Ormai sono troppe le situazioni imbarazzanti e devastanti che emergono nella politica attuale e molto si contrappongono alla volontà dei cittadini di riemergere e di trovare una svolta alla grave situazione economica che il Paese ancora sta vivendo. Troppe poche luci per sperare bene rispetto alle tante ombre sempre più scure e sempre più inquietanti che stanno emergendo e con le quali il Pd, pur controvoglia, dovrà fare i conti.
Inutile nascondere la realtà, inutile usare due pesi e due misure per non affrontare le situazioni nella loro concretezza e prospettiva futura. Pare ormai che tutta la polvere che si è nascosta e che si voleva tenere sotto il tappeto, stia uscendo con tutta la sua imponenza, la sua confusa e poco chiara prospettiva di continuità e tolleranza. Il caso Roma non è migliore della Campania, il caso Marino non è migliore o peggiore a quello di De Luca; la Sicilia con Crocetta fa acqua da tutte le parti e non può garantire il servizio pubblico idrico ai cittadini di Messina. Ma tutto tace! Non si vogliono individuare i responsabili per il timore di alzare il coperchio di Pandora perché certamente quello che ne uscirebbe e ciò che si scoprirebbe, peserebbe fortemente su un Pd che cerca di difendersi fingendo di non vedere, di non sapere, di non sentire e di non conoscere. Un Pd che pur essendo artefice di tutto ciò, vorrebbe sembrare stupefatto come tutti noi di fronte alla inerzia e alla incapacità o meglio alla non volontà di affrontare le questioni per quelle che sono e per quello che dovrebbero essere.
Su queste questioni che sono le più serie perché sono di esclusivo carattere politico ed hanno una forte incidenza su tutto il territorio e il Paese intero, Renzi non si esprime. Tace! E continua a incantarci, ricordandoci quanto bello e meraviglioso è il nostro Paese, quante buone prospettive offre di sviluppo e di benessere, quanto dobbiamo crederci e impegnarci per realizzarlo. Ma, intanto, il Governo paga i debiti del Pd, decine di milioni di euro usciti dalle casse dello Stato per saldare i debiti di un partito che continua a farsi finanziare con i soldi pubblici dei cittadini e vuole mantenere a spese pubbliche tutti quegli apparati che invece rientrano esclusivamente in quella che si deve definire proprietà privata. Ecco perché si continua a usare soldi dello Stato per pagare i debiti de L'Unità e contraddicendo la regola che ogni attività improduttiva e che crea debito, deve essere chiusa. È scandaloso in un periodo di restrizioni per tutti e con un numero di poveri in aumento che lo Stato consegni cifre simili per pagare debiti di un giornale e di chi lo amministra. Un buon governo, quel buon governo che i rottamatori avevano promesso, in poco tempo è sfumato. Una vera utopia poiché è evidente che appena arrivati al comando si sono immersi nella parte, perpetuando ciò che è stato e continua a essere!
Addì, 13 novembre 2015