PESSIMO ACCORDO
È davvero molto singolare l'atteggiamento della Presidente della Regione FVG sulla vicenda del patto Serracchiani-Padoan. Lo considera un buon accordo che però ammette, dovrebbe essere migliorato perché probabilmente Serracchiani si è accorta che il patto non è stato un buon affare. Ciò le va a merito perché riconosce di aver sbagliato e dimostra umiltà nella volontà di cambiarlo nell'interesse della nostra comunità. Sempre lei dice, che il patto consente di portare a casa oltre 800 milioni nel triennio 2014-12017. Invece, nella realtà dei fatti, ne incamera molti di meno, circa 265 milioni (155 milioni di arretrati che il Governo nazionale doveva alla Regione e 110 milioni all'anno per il prossimo triennio per la riduzione dei 370 milioni annui dell'accordo Tondo-Tremonti).
Giova rammentare che Tondo non ha mai versato i 370 milioni di euro all'anno perché il federalismo fiscale non è mai stato attuato. Oltre a ciò, l'autorizzazione prevista dal patto Padoan all'utilizzo di 80 milioni di euro all'anno per quattro anni quali spazi finanziari, non sono trasferimenti ma soldi già in cassa della Regione. Ciò che è grave è che Serracchiani ha firmato il patto Padoan previo ritiro dei ricorsi presentati alla Corte Costituzionale dalla Regione contro lo Stato. Ricorsi che anche altre Regioni avevano presentato e vinto portando a casa risorse finanziarie. Oltretutto la Presidente ha anche abdicato alle prerogative della nostra autonomia omologandosi alle regioni ordinarie, a partire dal patto di stabilità per i Comuni, all'armonizzazione dei bilanci e ad altre questioni delicate che concorrono ad annullare la specialità.
Ecco perché c’è fretta di mettere mano al patto Padoan, alla cui scadenza nel 2017, decadranno i contenuti pattuiti. Serracchiani fa bene a correre ai ripari, perché nella realtà dei fatti ha concluso un pessimo accordo, tanto da far impallidire quello di Tondo. Infatti se questo fosse mantenuto sancirebbe la totale libertà dello Stato ad aumentare la richiesta alla Regione di contributi per l'abbattimento del debito pubblico!
Addì, 30 novembre 2015