Il tempo dei bilanci è arrivato ed è lecito dire, dati alla mano che si poteva fare meglio. Per cominciare, il bilancio finanziario è caratterizzato da un deficit di finanziamento strutturale dovuto al dissolvimento di ben 100 milioni dal comparto della sanità, deciso dalla giunta Serracchiani appena insediata, e che non sono stati più rimessi.
Si sottolinea inoltre, che il bilancio gestionale è devastante anche in considerazione che l'incertezza di indirizzo delle politiche sanitarie che è la regola del governo regionale, al di là dei tanti proclami.
Il personale del servizio sanitario regionale è in preda a una notevole e diffusa caduta motivazionale, dovuta al sommarsi del blocco stipendiale, alle incertezze di indirizzo, alla continuità di una cattiva gestione e alle scelte sbagliate, chiare a tutti gli operatori.
Alcune di esse sono persino eclatanti, come ad esempio:
1) mettere insieme i crediti ( bassa friulana) e i debiti (isontino) azzerando ogni merito e sacrificando il punto nascita di Latisana facendo saltare la rete ospedaliera regionale;
2) mettere insieme ospedali ad alta specializzazione con il territorio ovvero togliendo altre risorse al territorio, storicamente più debole;
3) spaccare l'area udinese in 2 blocchi verticali con disorientamento generale.... Mortegliano che si relazione con Tolmezzo anziché con Udine è semplicemente sconcertante e da brividi;
4) l'accentramento in capo al Direttore generale della Salute di tutta la gestione sanitaria con una struttura evanescente non promette nulla di positivo. Almeno una volta c'era una Agenzia regionale della Sanità con fior fior di professionisti chiamati in tutta Italia;
5) il permanere e l'accentuarsi di profonde differenze dei finanziamenti tra territori;
6) i primari operativi diventati improvvisamente poltrone da diminuire;
7) il terrore che regna oramai tra gli operatori diffidati dal parlare da una politica inquisitrice;
Da un grande dialogo e partecipazione degli operatori del processo di riforma degli anni 90, si è passati a un regime autoritario che da disposizioni e aumenta la paura di esprimere il proprio pensiero per il rischio dirappresaglie.
Peggio di così era difficile fare... eppure il mandato era chiaro: rimettere il sistema sanitario e sociale al centro del rinnovamento della regione recuperando i primati di un tempo. Che la riforma sia stata fata nei tempi stabiliti ok ma forse non è riuscita proprio bene….
Addì, 28 dicembre 2015