Matteo, l'onnipotente!
Osservo come in questi ultimi giorni la situazione all'interno di certi partiti sia diventata particolarmente incandescente. Non sfugge che per presunti reati attribuiti a diversi loro esponenti il clima si stia infiammando. Non si lesinano gli attacchi del Pd, quasi gaudente, al movimento cinque stelle per la possibile collusione del sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, con la camorra.
Il partito di Renzi grida con soddisfazione che ora il movimento 5Stelle non ha più il monopolio della moralità. Proprio il Pd si erge a principale accusatore dimenticandosi di avere più di una ottantina di suoi esponenti con problemi, anche grossi, con la giustizia. Ma, ciò nonostante, rimangono ai loro posti di responsabilità istituzionale senza che il Segretario nazionale del Pd nonché Presidente del Consiglio dei Ministri, dica alcunché. Insomma, un atteggiamento quello di Renzi che ancora una volta mette in evidenza quell'opportunismo comportamentale che muta di volta in volta sulla base delle convenienze politiche del momento. Giova ricordare ad esempio i tempi della Ministra Cancellieri che dovette dimettersi su richiesta di Renzi, per un problema che coinvolgeva un suo famigliare.
Adesso, tutto è cambiato; Matteo ha dimenticato il suo spirito giustizialista arrivando persino a dire che qualora il papà di Maria Elena Boschi o il suo, dovessero essere raggiunti da avviso di garanzia, non dovranno dimettersi perché lui ora, è diventato garantista. Insomma non si capisce granché visti questi comportamenti o, meglio, si capisce benissimo che Matteo, unto da un potere totalitario, si ritiene l'unico ad aver diritto di decidere del destino altrui!
Lì, 13 gennaio 2016